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Restauro e Corniceria Conservativa

La storia della carta si perde nella notte dei tempi; infatti la sua invenzione viene attribuita al cinese Ts’ai Lun nell’anno 105 dc. Tuttavia sono gli arabi che portano i segreti della produzione nelle prime cartiere di Fabriano intorno al 1235. Lo straccio - di cotone, lino o canapa - fu la prima e resistente sostanza adoperata in occidente per comporre il foglio. Già dal XVIII secolo si ebbe una forte spinta verso la ricerca per ricavare dalle piante una pasta più economica e più abbondante rispetto allo straccio. Con la Rivoluzione industriale vennero introdotte macchine per accelerare la lavorazione della carta che comportarono un aumento della sua fragilità e, al contempo, un regresso della sua durabilità.

Quindi la diversa qualità della carta provoca una differente alterazione se sottoposta anche a fattori ambientali degradanti quali la luce diretta sia naturale che artificiale e l’alta umidità.

I molti corsi di Restauro Cartaceo mi hanno portato a eseguire interventi particolari come il distacco manuale dalla cornice ammalorata della stampa e del cartone inacidito; disinfestazione degli insetti della cornice e della stampa; la pulitura a secco e successiva spolveratura al fine di asportare muffe, polveri e microrganismi; lavaggi in acqua demineralizzata e pulitura delle macchie; la deacidificazione acquosa e leggero sbiancamento con relative contro-misure per riportare il PH della carta ai parametri corretti; rinsaldo dei margini strappati e delle lacune suturando mediante apposizione di carta giapponese con adesivo reversibile Tylose; ritocco della carta giapponese con colori per restauro Derwent e Windsor e Newton e spianatura. Infine adotto una particolare incorniciatura conservativa con una serie di accorgimenti per impedire il contatto diretto delle stampe sia con il vetro che con il resto della cornice mediante l’uso di specifici passe-partout a PH neutro, confezionati a mano e composti da strati di carta trattati con carbonato di calcio.

Officina del Ben Essere

La Stone Therapy è un metodo naturale derivato dalla tradizione Ayurvedica e da quella degli Indiani dell’Arizona amalgamate insieme dall’americana Mary Hannigan Nelson intorno al 1990.

Alterno le pietre vulcaniche di Basalto scaldate con quelle fredde di marmo bianco per favorire, attraverso il massaggio o il semplice posizionamento, la circolazione in caso di infiammazioni muscolari e per agire positivamente su insonnia, depressione, riassetto dei Chakra.

Il riequilibrio delle energie e la connessione con il proprio inconscio lo raggiungo anche con Pietre e Cristalli, impiegati con successo da sacerdoti e guaritori in Egitto, Tibet e Perù. I medesimi che adopero li ho ritrovati al museo archeologico di Aquileia e in altri musei europei, nella teca riservata alle popolazioni vissute prima di Cristo.

Per la Riflessologia palmare amplifico gli effetti della pressione attraverso la Calcite verde con rubini rossi proveniente dalla Tanzania.

I miei Cristalli e Pietre dell’Australia sono dotati di un contenitore in legno che permette agevolmente il massaggio su determinate zone:

  • Diaspro rosso (1° Chakra – basale o radice)
  • Avventurina arancio (2° Chakra – sacrale)
  • Diaspro del paesaggio (3° Chakra – plesso solare)
  • Eliotropio-Calcedonio con gocce di sangue (4° Chakra – cuore)
  • Agata grigia (5° Chakra – gola)
  • Sodalite (6° Chakra – terzo occhio)
  • Ametista (7° Chakra – corona fontanella) e un cristallo di Quarzo vantaggioso per ogni punto

Per il tuo Ben Essere posso utilizzare la penna ottica per Cromoterapia, la spazzolatura a secco, introdotta a metà dell’Ottocento da Sebastian Kneipp, fondatore dell’Idroterapia, la Moxa e tutta una seria di pietre come la Shiva lingam prodotta da una miscela di Agata, Basalto e Diaspro in Quarzo per favorire il massaggio durante la Riflessologia Palmare.

Tutto questo potrò insegnartelo di persona per l’autocura, come anche hai modo di sperimentare nel mio volume guida La Mano Alchemica. Chiromanzia, Riflessologia palmare e Officina del Ben Essere dotato da Videocorso in Dvd e Mappe in lavagna.

De-Sidera Love Coach

Il più Arcano dei Misteri di tutti i tempi è il sentimento che lega due persone quando si innamorano.

L’Amore è sempre stato e continua a essere una costante universale, eppure di rado viene descritto come un’esperienza esclusivamente piacevole in quanto comporta una mescolanza di stati d’animo che passano dall’estasi alla delusione. Allora ci si chiede come mai statisticamente gli uomini si innamorano più spesso delle donne mentre quest’ultime tendono a sviluppare una dipendenza maggiore.

Perché dunque le pene d’Amore sono fortemente dolorose mentre il desiderio travolgente e appassionato dura poco? 

Nella fascinazione, la logica e la razionalità sono bandite a favore di un trasporto audace, avventato e imprevedibile.

Con il De-Sidera Love Coach, il desiderio dalle stelle può aiutarci a trasformare il mal d’Amore in benessere d’Amore, a controllare le emozioni invece che venirne sopraffatti, a neutralizzare la depressione e a mantenere la calma. Le suggestioni porteranno a non sentirsi soffocare dall’altro e a non essere annichiliti dalle circostanze esterne. L’Ipnosi sarà particolarmente utile per gli amanti in preda alla passione che, maniaci e ossessivi, soffrono di attacchi d’ansia e si disperano.

È noto che la malattia d’Amore ha effetti molto simili alla malattia mentale. Quando ci si innamora si soffre di fissazione (per la persona amata), malinconia, momenti di estasi e generale alterazione del tono dell’umore.

Gli innamorati sviluppano pensieri intrusivi e ricorrenti, difficili da essere levati dalla testa come: sogni a occhi aperti, fantasie, stimoli irresistibili a comunicare compulsivamente con lei/lui ricorrendo a sms e telefonate. Ricordiamo che nel caso di rifiuto o di abbandono le emozioni irrisolte, la disperazione e il sentirsi vittime sono il metodo migliore per intaccare il nostro sistema immunitario causando danni a organi e tessuti.

Allora intervengo personalmente con un pacchetto di sedute indirizzate dapprima alla conoscenza della situazione attraverso Astrologia, Tarocchi e Lettura Foto.

Poi si passa al balsamo interno per placare e affievolire i sintomi negativi del mal d’Amore con Ipnosi, Metodo Kintsugi, Campane tibetane e Kobido che permettono di ritrovare la Bellezza fisica e interiore.

Infine si chiude con una serie di consigli e la scrittura personalizzata di una Lettera d’Amore su foglio di carta pregiata per stupire e coinvolgere la parte emotiva dell’Amato/a.

Campane Tibetane e Diapason

Avrai la felice possibilità di essere chiamato a percepire le emozioni senza fare resistenza, ascoltando i tuoi organi e trasformando il giudizio in una modalità costruttiva. E il cambiamento negli organi, senza fatica, è evidente anche con una sola seduta:

  • Cuore: stress in amore
  • Cistifellea: elucubrazione in meditazione.

  • Stomaco: pensieri ossessivi in riflessione.
  • Intestino crasso: la malinconia nella creatività.
  • Polmone: tristezza nell’apertura alla gioia.
  • Reni e Vescica: paura nel coraggio.
  • Milza: tensione nervosa nella fiducia.
  • Fegato: rabbia in lungimiranza.

I suoni emessi dalle Campane tibetane, prodotte come il Diapason da Albert Rabenstein in scala armonica, sono il principio con cui la natura organizza se stessa nelle sue infinite manifestazioni.

Quando appoggio le Campane al corpo dopo un’attenta valutazione delle zone da trattare, oltre a smuovere in profondità, miglioro per induzione il funzionamento del sistema linfatico, circolatorio, endocrino e nervoso nonché del tessuto muscolare e della pelle.

Un’altra vibrazione molto particolare è rilasciata dal Diapason 136,1 Hz, indicato per stimolare i punti di Agopuntura, evitando tuttavia l’ago, e per riarmonizzare i cicli interni in connessione con quelli naturali. Dopo averlo fatto vibrare, si appoggia la punta, sostenendola, direttamente a contatto con la zona palmare o dorsale; si sente la potente vibrazione del Diapason entrare nella propria interiorità.

Il Diapason emette la sola frequenza dell’Om e per farlo vibrare lo percuoto su una bacchetta dura all’interno per il metallo, ma morbida all’esterno perché ricoperta di gomma.

Il Cartiglio Mantovano

di Dott.ssa Monica Bianchi

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